Giorgio Cordini

Chitarrista e compositore

11 Febbraio 2014

Pavia, la serata con Ellade Bandini a Spaziomusica

Pavia, la serata con Ellade Bandini a Spaziomusica

Pavia, la serata con Ellade Bandini a Spaziomusica

Sarà che con gli anni il passato ritorna con il bagaglio dei ricordi, ma ci sono occasioni in cui questo ritorno non è, come dice Maggiani che «i ricordi fanno solo danni» ma inorgogliscono il presente snuvolando il cielo. Una di queste occasioni è stata la meravigliosa serata del 31 gennaio a Spaziomusica. Meravigliosa serata per tre motivi. Innanzitutto per la musica e per chi l’ha proposta. La voce non sarà stata quella calda e un po’ monocorde di De Andrè, ma certi sussurri accompagnati dalle vibrazioni di una chitarra (a cui mancava la parola) caro Giorgio ti garantisco, raccoglievano nell’animo la sintonia necessaria per sprigionare quel miscuglio di lacrime di gioia e malinconia così liberatrici d’entusiasmo. Se questo non bastasse gli inserimenti melodiosi del clarinetto e degli altri strumenti etnici a fiato, offerti con una regolarità misurata da Mario Arcari, rievocavano nel ricordato armonie ancestrali. In questo bailamme d’emozioni interviene e accompagna il tutto quell’uragano di musica che è il corpo e il volto di Ellade. Osservarlo mentre sottolinea con morbidezza con le spazzole l’armonia srotolata dalla voce di Giorgio e dai fiati di Mario e poi guardarlo spalancare gli occhi far esplodere il suo genio musicale nel refrain di «Bocca di Rosa» o «Creuza de ma» per coinvolgere tutti i presenti entusiasti in un coro polimorfo ma così autentico! Che meraviglia. Il motivo due: il pubblico dei 60enni e più con gli occhi lucidi.
Ho visto passare davanti a quegli occhi (come ai miei) momenti di una vita che….ha meritato d’essere vissuta non foss’altro per quelle emozioni. Motivo tre: i 20enni 30enni che cantavano quelle “nostre” canzoni. Che splendido il linguaggio della musica e della poesia, quell’universale messaggio che invoglia a prendere la mano del vicino per formare una catena unica che serve per combattere per i valori in cui si crede. Chissà cos’è, chissà perché la quasi totalità dei musicisti che hanno dentro il desiderio della libertà e uguaglianza nelle vene le sanno trasmettere come un messaggio universale. Grazie a voi Cordini e Arcari, e ancora una stretta di mano a Ellade. Grazie a Spaziomusica e a Daniela.

Giuseppe Malinverni
Lascio che sia l’emozione del suo ricordo a parlare… Per il resto, onore al merito. p.fiorani@laprovincia pavese.it