Serata solidale al Donizetti GLI AMICI DI FABER
4 gennaio 2017
Era vicino agli ultimi ed emarginati, a chi «con le vene celesti ai polsi andava a caritare». La poetica di Fabrizio De André, le sue sonorità, pensieri e parole saranno riascoltati sabato alle 21 (pochi biglietti disponibili a 20 euro, per prevendite 366.5600529 o 3483311901, Dentico dischi in via Battisti) per un concerto a sostegno del progetto «Una casa in città per l’autismo», promosso da Comune, progetto Senzacca, Soffia nel vento e Solco città aperta.
Sul palco del Donizetti un terzetto che ha lavorato con «l’amico fragile»: Ellade Bandini, alla batteria, Mario Arcari ai fiati e Giorgio Cordini alla chitarra. Il trio, accompagnato da altri musicisti, dal 2005 forma il gruppo Mille anni ancora, per «passare la testimonianza dei messaggi di De André — spiega il cantante Alessandro Adami — per mille anni ancora, riprendendo le parole di Anime salve, come voluto da Dori Ghezzi». La scaletta prevede una ventina di brani, che riprenderanno il tour Donne e uomini per raccontare la condizione umana, riletta dai testi del cantautore genovese.
Si partirà con pezzi d’atmosfera e teatrali, come la Canzone di Marinella e la Canzone dell’amore perduto, per proseguire con alcuni pezzi tratti dagli album Buona Novella, Crêuza de mä, Anime salve, e chiudere con scritti ritmici come Bocca di rosa e Amico fragile.
I proventi dello spettacolo serviranno a ristrutturare un appartamento comunale in via San Tomaso, destinato a persone autistiche. I lavori di sistemazione, che riguardano gli impianti idrico ed elettrico, il rifacimento dei bagni e l’adeguamento dell’appartamento a misura delle persone accolte, si aggirano sui 100 mila euro, di cui 50 mila da Ubi banca, a seguito dell’emissione di social bond, 25 mila da Telmotor. All’appello ne mancano 25 mila. «La casa, fatta di muri, affetti, sentimenti e relazioni, è un’occasione per dare dignità a queste persone, promuovendo un’esperienza di vita autonoma che punti alla socializzazione e rapporti con la gente del quartiere — afferma l’assessore alla coesione sociale Maria Carolina Marchesi —. Speriamo che il cantiere posso partire in primavera». Ai 9 appartamenti comunali del pro- getto Città leggera, dissemina- ti in diversi quartieri cittadini e destinati a 40 disabili, se ne aggiungono così altri due per autistici: uno in via San Tomaso, uno nel quartiere di San Francesco, che «è una zona di immigrazione e il nostro appartamento sarà il punto di partenza per migliorare la coesione sociale», aggiunge l’assessore. Ogni casa è destinata a 3 o 4 persone, assistite da volontari ed educatori che aiuteranno a creare relazioni con il vicinato, all’insegna dell’inclusione sociale. Perché «la nostra ricchezza — conclude Tino Manzoni, padre di un ragazzo autistico di 27 anni, nonché presidente di Spazio Autismo onlus e dell’associazione culturale Soffia nel vento —, sono le risorse umane, gli amici, le relazioni».